Un governo che non provvede al popolo che ha il compito di guidare, è un governo diabolico! Facile essere d’accordo a questa affermazione, che potrebbe riguardare ogni nazione.Se non si è capito però, stiamo parlando di una nazione in particolare, un’unione di stati, l’america. Oggi, dopo aver visto le immagini immonde delle torture perpetrate ai danni dei combattenti islamici, dopo aver visto la distruzione abbattersi come una furia su tutti i continenti e originata da uno soltanto, dopo aver visto le città, l’onore, l’indipendenza d’Europa perduti a causa dell’interesse dei poteri d’oltre-oceano, siamo risoluti, abbiamo finalmente capito cosa c’è dietro l’america: il demonio; le forze del male che, simili ma profondamente diverse da quelle del bene, come satana è simile, ma anche l’opposto di Dio, tentano di allungare la loro mano sull’intero globo. Dietro l’ideologia americanista, l’ideologia che fa del particolarismo americano il centro di tutto il mondo e che vede il proprio destino ineluttabile nel conquistare il mondo, c’è la sofferenza! La sofferenza di ogni forma di vita, dalle più lontane alle più vicine, sofferenza giustificata a volte dall’interesse, altre volte dalla proprietà privata, se non dal successo personale da raggiungere a tutti i costi, fino ad arrivare alla sofferenza ingiustificata. E’ il destino dell’Atlantico trasportare e diffondere ovunque la sofferenza che sgorga dalle sue acque. Acque che ancora una volta obbedendo alla sola volontà di distruzione, hanno colpito anche l’isola che circondano, uccidendo migliaia e migliaia di persone, annientando in pochi istanti vita e dignità. E il governo che dovrebbe provvedere a tutti gli sventurati colpiti dalla maledizione atlantica, non si muove, non sa come agire, o peggio, non vuole agire; non agisce perché non ama la comunità che lo forma, dopo anni passati a convincersi e convincere che questa comunità è unita, che il cosmopolitismo funziona, lasciano i suoi membri alla deriva. Non vuole agire perché non può fare a meno della sofferenza suo vero pane quotidiano. Tutto questo ci fa ribrezzo, ma non paura. L’abbiamo affondata una volta, forse la storia si ripeterà: dopo l’Atlantide, l’America!
Patria numero 6 - settembre 2005
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