Il Medio Oriente sanguina. Bambini, genitori tutti sterminati. Oggi è il Libano teatro di questa orribile aggressione israeliana. Libano e Palestina, tanto per cambiare. Decenni, dal 1948, che la storia di quella terra va avanti così. Dal giorno in cui l’imperialismo atlantico ha inserito in un tassello così importante un elemento totalmente estraneo, infinitamente più potente dei vicini, con l’unico scopo di continuare, dopo il colonialismo, a controllare l’area. Israele venne collocato in mezzo, a discapito dei palestinesi, per assicurare la presenza dell’avanguardia anglosassone in una zona totalmente estranea ad essa. Da qui i decenni di violenza. Violenza sempre a senso unico, la mano assassina è sempre quella dello stato israeliano anche se l’informazione, ribaltando la verità riesce a far ricadere le responsabilità sugli arabi. Quello che succede oggi è quindi solo una logica conseguenza della situazione creata dall’imperialismo anglosassone. Combattenti libanesi catturano due soldati israeliani, per far arrivare all’opinione pubblica il grido di dolore di tante famiglie libanesi che ancora aspettano notizie dai centinaia di ragazzi sequestrati da Israele, per rivendicare i territori libanesi ancora occupati da Israele, per far riflettere sulla situazione palestinese, e la risposta ebraica ed occidentale qual è? Distruzione! Il Libano in pochi giorni è stato devastato dalla potenza di fuoco di Israele. Da mare, da terra, dal cielo ed il Libano è l’inferno. Civili soprattutto a morire, a centinaia. Per rendersi conto del grado di viltà dell’aggressione basta guardarsi intorno e vedere come le bombe distruggano palazzi civili, autobus, taxi. Per distruggere il turismo e la vita delle coste del Libano hanno anche bombardato dei depositi di petrolio vicino la riva, così da creare la più grande catastrofe ecologica di sempre nel mediterraneo. Specie animali a rischio di estinzione. Come a rischio di estinzione sono i cittadini libanesi. Per non parlare dei palestinesi. Nello stesso periodo, anche se se ne parla di meno, Israele ha ripreso l’offensiva nella prigione a cielo aperto che è Gaza. I cittadini palestinesi, chiusi nella città, non hanno più acqua, cibo, non possono ne uscire ne tantomeno pescare ed Israele continua a bombardare, distruggere un bersaglio immobile, dopo aver provveduto ad arrestare mezzo parlamento e mezzo governo Palestinese. Pensate se succedesse qui da noi una violazione del genere. Ma ad Israele è permesso tutto. Con l’appoggio degli Stati Uniti, e quindi dell’occidente, lo stato dalla stella di David non teme nessuna ritorsione, nessuna sanzione. L’incontro che si è svolto a Roma con la presenza della potenza americana ed i suoi vassalli ha proprio messo in luce, una volta di più, il livello di impunità di Israele e Usa. Nella risoluzione finale Israele non compare come aggressore ed il Libano è l’unico che deve essere sottoposto al trattamento dell’Onu. Trattamento Onu che verrà deciso con calma per dar tempo ai sionisti di continuare a bombardare e distruggere a dovere il Libano. Intanto Israele manda messaggi alla comunità internazionale, a suo modo certo, bombardando le sedi dell’Onu in Libano, per sottolineare la completa estraneità alle leggi internazionali che vorrebbe invece applicate per i suoi nemici. Il fatto che prima della cattura del soldato israeliano a Gaza, le forze europee presenti già erano state avvertite di una crisi imminente dovrebbe far pensare. Come dovrebbero far pensare le denunce libanesi alle infiltrazioni israeliane nei gruppi politici del paese dei cedri scoperte questi giorni. Mentre dall’America si parla di “un nuovo medio oriente” e di terza guerra mondiale. Mentre l’informazione occidentale trasmette i subdoli messaggi della diplomazia: ricercare soluzioni “urgenti” per non averle immediate, pace sostenibile per dire che deve essere favorevole ad Israele. Questo è un giro di vite atlantico nel quadrante medio orientale, ma nulla di nuovo. Come è successo ripetutamente, gli Stati Uniti ed il suo cuneo imperialista Israele, procedono alla destabilizzazione ed Un’ Eurasia socialista dovrà battersi per far terminare l’influenza atlantica, per garantire la convivenza pacifica nell’area medio orientale, per il dialogo inter-etnico ed inter-religioso; l’unica soluzione è la convivenza pacifica sotto la guida di uno stato palestinese. Altrimenti il medio oriente, e con esso l’Eurasia ed il mondo, continuerà a sanguinare; ed il vampiro che da tali spargimenti di sangue trae forza continuerà la sua tirannia. alla distruzione dell’area araba e persiana, per garantirsi ancora un futuro come guida unipolare del sistema mondo. La “comunità internazionale” è totalmente asservita ed anestetizzata ai voleri a stelle e strisce. Odio e supremazia è la loro legge. Democrazia e libertà le loro parole d’ordine; infatti è tramite questi ideali che si giustifica l’azione militarista globale degli States. E’ la potenza atlantica e liberista che porta avanti questi tipi di ideali subdoli e fasulli, per giustificare, promuovere la propria supremazia mondiale.
Matteo Pistilli - Patria nr. 17 - agosto 2006
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